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Influenza Stagionale e Vaccino

"L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), in considerazione dell’approssimarsi del periodo dell'influenza stagionale previsto per i prossimi mesi, ricorda che la più efficace misura di prevenzione è rappresentata dalla vaccinazione annuale. Vaccinarsi è possibile, considerando che la protezione indotta dal vaccino comincia dopo circa due settimane dalla vaccinazione"

L' influenza stagionale è descritta come l'insorgere improvviso di sintomi generali quali:

tosse - febbre superiore a 38°C - dolori muscolari e/o mal di testa

Nel corso dell'infezione, oltre ai sintomi descritti sopra, fanno spesso la loro comparsa, anch'essi in modo improvviso, i seguenti sintomi clinici:

sintomi generalizzati: brividi, sensazione generale di malessere debolezza, mancanza di appetitodolore alle ossa e alle articolazionisintomi localizzati al tratto superiore delle vie respiratorie: congestione della mucosa orale, rinite, tosse seccasonnolenza - questo sintomi è raramente osservato tra gli adulti, mentre si osserva nel 50% dei casi tra i bambini di età inferiore ai 4 anni.  Neonati e bambini piccoli possono mostrare apatia, scarso appetito, difficoltà respiratorie connesse ad ostruzione nasale, sintomi gastrointestinali: nausea, diarrea e vomito.

Nel caso di assenza di complicazioni, le condizioni del paziente si normalizzano dopo circa sette giorni. I sintomi che persistono anche dopo questo periodo possono essere:

tosse - fino anche a due settimane dopocontinua sensazione di malessere e debolezza - specialmente tra le persone anziane già affette da malattie croniche


L'Agenzia Italiana del Farmaco raccomanda di non assumere antibiotici in presenza di sindrome influenzale senza complicanze di origine batterica. 

Gli antibiotici vanno assunti solo quando realmente necessario e a seguito della prescrizione o del consiglio del medico curante che ne accerti l’utilità. 

Quando si utilizzano antibiotici è importante non interrompere la terapia prima del tempo indicato dal medico per contrastare lo sviluppo dell’antibioticoresistenza. 

Esistono delle classi di farmaci che controllano la sintomatologia dell’influenza e riguardano essenzialmente molecole ad azione antipiretica e antiinfiammatoria

E’ bene ricordare che la febbre è un meccanismo di difesa naturale per contrastare l’infezione da parte di virus e batteri. L’uso degli antipiretici è consigliato in caso di febbre superiore ai 38.5°C: per i bambini sono indicati il paracetamolo e l’ibuprofene. Il dosaggio di questi farmaci deve essere calibrato in base al peso del bambino e non in base all’età. 

Per le persone adulte può essere utilizzato anche l’acido acetilsalicilico.


Associazione Volontari "Farma e Benessere"

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